Sepoltura per Tumulazione
È la sepoltura più diffusa in Italia, ossia la collocazione della salma in loculi, colombari (nicchie cimiteriali) o in una tomba di famiglia. Si parla quindi di tumulazione quando la salma viene deposta in strutture murarie cimiteriali.
Il feretro, che in questo caso sarà una bara di legno con cassa interna ermetica in zinco, verrà sepolto in un loculo di calcestruzzo.
La maggior parte degli italiani, per convenzione sociale o per abitudine, interpretano la tumulazione come un gesto di maggior rispetto per il defunto, rispetto alla sepoltura in terra o alla cremazione: un modo per “metterlo lì bene” o per “sapere che è lì”.
Anche il periodo di tumulazione varia da comune a comune, ma la normativa prevede che il Gestore cimiteriale non può estumulare la salma prima dei 20 anni di seppellimento.
Alla scadenza della concessione la salma dovrà essere estumulata e in caso di resti non decomposti si può procedere con una nuova tumulazione in un nuovo cassone zincato oppure optare per la cremazione previa autorizzazioni.
La concessione in uso dei loculi e delle altre sepolture private è a pagamento secondo una tariffa fissata dall’autorità comunale, così pure come il periodo di concessione.